La disciplina odierna circa il luogo in cui si deve conservare la SS Eucarestia, è frutto del rinnovamento liturgico operato dal Concilio Ecumenico Vaticano II.
La disciplina odierna circa il luogo in cui si deve conservare la SS Eucarestia, è frutto del rinnovamento liturgico operato dal Concilio Ecumenico Vaticano II. Nella maggior parte delle nostre chiese siamo abituati a vedere sull’altare il tabernacolo. Così è stato per quattro secoli. L’adeguamento liturgico delle chiese esistenti, mirante a esaltare il primato della celebrazione eucaristica e quindi la centralità dell’altare, ha suggerito si dovesse individuare un nuovo specifico “luogo” per la riserva eucaristica: fin dalle origini del cristianesimo l’Eucarestia viene conservata in minima parte per assicurare il viatico ai morenti. In occasione dei lavori si è ritenuto perciò di dedicare una cappella laterale al SS. Sacramento e realizzare un piccolo ciborio, per garantire un più diretto contatto per la preghiera privata e l’adorazione personale.